
La ricetta del successo dei vini Contini: tradizione, territorio e una curata presenza digitale
Vi racconto oggi la piacevole chiacchierata avuta con Andrea Atzori, responsabile dell’area commerciale e marketing dell’azienda vinicola Contini (che, da buona toscana, pronunciavo con l’accento sulla prima i, Contìni, e invece ho scoperto pronunciarsi Còntini: che meraviglia, le diversità linguistiche regionali).
Vini Contini è un’antica e radicata realtà aziendale di Cabras, in provincia di Oristano.
È un’azienda solida, strutturata sul territorio, che coltiva e custodisce con rispetto e cura.
Sardegna che sprizza da tutti i pori, o dovrei dire tannini?!

https://www.vinicontini.com
Prima di intervistare Andrea, vado a leggermi qualcosa per non sembrare impreparata: mi imbatto in un sito internet molto efficace e graficamente piacevole e in profili Facebook e Instagram aggiornati con strategia e costanza.
Le premesse mi paiono ottime.
D: Ciao Andrea, grazie per la tua disponibilità. Partirei da qualche breve cenno sulla nascita dell’azienda e sulla sua storia.
R: L’azienda nasce nel 1898 ed è la più antica della Sardegna nel settore vinicolo.

https://www.vinicontini.com
Il fondatore, Salvatore Contini, decide di investire sui vigneti che trova naturalmente nel territorio di Cabras, quelli per così dire autoctoni e spontanei.
Si tratta del vitigno Vernaccia, famoso per la Vernaccia di Oristano, e del vitigno Nieddera, peculiarissimo perché si trova solo in questa parte di Sardegna. Tutt’oggi l’azienda continua a produrre questi due vini.
Possiamo dire che la mission aziendale è proprio quella di salvaguardare questi vitigni, impegnarsi per non farli “dimenticare”.

https://www.vinicontini.com
D: Proprio questo legame con il territorio ha rappresentato motivo di crescita e di successo, secondo te?
R: Assolutamente sì. Considera che l’azienda nasce come produttrice di Vernaccia di Oristano, uno dei vini più importanti fino a 30 anni fa, era il vino che potevi trovare in tutti i ristoranti o che veniva offerto quando si avevano ospiti a casa, per farti capire.
Il legame con il territorio è certamente una delle forze trainanti della nostra attività.

https://www.vinicontini.com
D: Mi permetto un salto temporale: che rapporto ha l’azienda con il web e con il mondo digitale?
R: Abbiamo un sito web in cui raccontiamo chi siamo, cosa facciamo e in cui mostriamo i nostri prodotti ovviamente. E poi abbiamo un account Facebook e uno Instagram, che cerchiamo di aggiornare il più possibile, in particolare quando dobbiamo diffondere qualche novità, per lasciare traccia della nostra presenza online.
D: Siete attenti alla comunicazione con i clienti, perlomeno questo è ciò che si percepisce dall’esterno. Si vede che dietro c’è un occhio attento.
R: Sì, per esempio attraverso la newsletter o comunicazioni nella sezione News del nostro sito.
D: E in generale cosa pensi del web oggi? Rappresenta un’opportunità o ti suscita preoccupazioni/perplessità di qualche genere?
R: No, assolutamente, anzi, quello che ti posso dire è che è uno strumento utilissimo se usato col giusto criterio. Per chi fa il nostro lavoro ormai è fondamentale essere presenti sul web, sia attraverso un proprio sito sia sui social. Che i nostri prodotti siano visti da quante più persone possibile fa tutta la differenza. Noi teniamo molto al fatto che i nostri prodotti si rivolgano ad un pubblico giovane, che i nostri vini siano consumati anche dai giovani e quale modo migliore del web per far giungere a loro il nostro messaggio?!

http://www.winetaste.it/vino-esperti-a-confronto-per-rilanciare-la-vernaccia/
Penso anche al livello pubblicitario: ormai di pubblicità tradizionale, tipo la cartellonistica o le pagine sui giornali, ne facciamo ben poca; tutto si è spostato online dove anche i costi sono molto più bassi. Noi per esempio facciamo poche sponsorizzazioni mirate, non abusiamo di questa funzionalità e per adesso otteniamo i risultati desiderati.
D: Benissimo, siamo in dirittura di arrivo: che consiglio daresti ad un giovane che si sta affacciando al mondo del lavoro, magari dell’imprenditoria?
R: In primis, formarsi. Studiare e prepararsi. Investire su se stesso. Gli direi di non preoccuparsi della prima esperienza magari sottopagata o deludente. Io credo sia doveroso primariamente nei confronti di se stessi formarsi e farsi trovare pronti per il momento in cui le opportunità busseranno alla porta.
Credo che questo genere di discorso possa valere per tutti i settori, da chi come noi produce un bene, un prodotto, cioè il vino, a chi magari vuole offrire un servizio, per esempio lavorando in un’agenzia di comunicazione.
Ringrazio Andrea per la massima gentilezza e per le risposte puntuali e dettagliate.
Le aspettative di avere a che fare con un’azienda vivace e abile nel procedere sul doppio binario tradizione-modernità non sono affatto state disattese.
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